Figli di Madre Ignota

Figli di Madre Ignota
Figli di Madre Ignota

Figli di Madre Ignota sono una band di Milano che suona un mix aggressivo di musica balcanica, polke indemoniate, klezmer inventati dal nulla, swing incattiviti, tarantelle mozzafiato, con chitarre elettriche surf e una sezione fiati generosa: in due parole, spaghetti balkan!

Se riuscite ad immaginare una banda di ottoni balcanica che suona con un gruppo rock con chitarre surf, siete vicini a quello che succede nei loro show.

Nascono in Italia nel 1999 ma subito se la lasciano alle spalle, e non certo per esportare pizze, mandolini e la solita accozzaglia di luoghi comuni.

I Figli girano il mondo e lo conquistano senza mai mostrare il passaporto: chi li crede balcanici, chi li vuole spagnoli, siciliani, turchi, nipotini di Carosone o vicini di casa di Eugene Hutz, chi li scambia per surfer senza mare e chi per i protagonisti di un film che Kaurismaki prima o poi girerà.

Serbia, Turchia, Germania, Ungheria, Svizzera, Grecia, Austria, Ucraina, Olanda, Croazia li chiamano e li richiamano.

Basterebbero le facce felici e sudate di chi è appena stato a un loro concerto a testimoniarlo, ma chi non ha tempo di guardarle tutte si fidi di Tod Ashley dei Firewater che ha voluto produrre il loro nuovo disco o di Tamir Muskat dei Balkan Beat Box che l’ha mixato a Tel Aviv.

Polke sataniche, swing e tarantelle, ritmi klezmer e psychobilly: per dare un senso al tempo, basta dividerlo – e il loro nuovo album Combat Disco Casbah è lì a dimostrarlo.

Che la casbah sia il posto migliore dove sentirsi di nuovo esseri viventi e saltanti e senzienti ce lo aveva già fatto capire Joe Strummer. Ma forse c’è bisogno di sentirselo dire di nuovo – e in quante più lingue possibili.

Perché a volte si possono fare anche due cose nello stesso momento. Come ballare e combattere.

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